Come ci si prepara ad una GMG? I consigli di don Fully Doragrossa

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La Giornata Mondiale della Gioventù ormai è molto vicina, manca meno di un mese all’evento e il 29 luglio saranno diversi i pullman a partire dalla città con destinazione Lisbona. Quanti sono i giovani e com’è andata la preparazione a questa GMG?

 

Allora la preparazione di Genova, coordinata dalla Pastorale Giovanile è avvenuta insieme a tutta la Liguria. C’è un coordinamento ligure che ha preparato questo viaggio a Lisbona, quindi siamo insieme con le altre diocesi. Sono 715 persone quelle passate attraverso questo coordinamento, 715 ragazzi, naturalmente con i loro educatori, coi loro preti che sono 26. Di queste 715 persone, circa 580 partiranno vicino allo stadio Marassi per il viaggio in pullman la sera di sabato 29 luglio, altri hanno scelto un invece il viaggio autonomo e ci vedremo direttamente sei giorni laggiù a Lisbona. Altre hanno scelto invece un altro pacchetto: circa 70 giovani hanno scelto il pacchetto più breve e quindi parteciperanno solo per quattro giorni e infine c’è un pullman di valorosi – una quarantina di Genova e 10 di Chiavari – vanno per 15 giorni a fare il gemellaggio con una diocesi del Nord del Portogallo. Sarà un momento bellissimo, saremo 11 pullman che viaggeranno insieme. Dopo la partenza dormiremo la prima notte in pullman, sosteremo un giorno a Barcellona, poi dormiremo vicino a Barcellona per poi ripartire e arrivare a Lisbona. Sono circa una cinquantina e più le realtà genovesi che hanno risposto a questo appello fra parrocchie, piccole e grandi, movimenti e associazioni e alcune comunità, quindi veramente un popolo variegato che si muove.

Sono tanti i giovani a partecipare, e la storia della GMG ormai è lunga quasi 40 anni. Cosa ci si può aspettare da questa settimana?

Dalla GMG ci si aspetta di prendere entusiasmo alla vita, di conoscere il mondo, di vedere quanti giovani vengono perché c’è il Papa che ti lancia un messaggio che ti parla del Vangelo. Giovani che si radunano per il Vangelo, per ascoltare questa parola, giovani che hanno voglia di vivere, quindi hanno voglia di incontrarsi, di pregare insieme, di riflettere, di sognare, come ci dice Papa Francesco, un mondo migliore. Quindi non ci aspettiamo nessuna comodità, sappiamo come sono le Gmg, sono molto difficoltose dal punto di vista logistico, il Portogallo è un paese molto piccolo anche se estremamente bello e accogliente. Laggiù incontreremo una realtà grande di Chiesa, con dei momenti molto molto belli e degli incontri personali che sicuramente ci faranno riflettere e naturalmente ci sarà il contenuto, il contenuto delle catechesi, il contenuto della parola di Dio condivisa che per tanti può essere veramente un momento di ispirazione anche per la vita, per la propria vita. Poi, naturalmente, ci sono due modi per vivere la Gmg, il modo dei giovanissimi e il modo dei giovani. I giovanissimi vedranno la parte magari più esteriore, la bellezza di un viaggio, andare lontano insieme ai propri amici e incontrarne altri, i giovani avranno occasione forse di riflettere un po’ più sulla. Vita e sui grandi temi della mondialità di cui Papa Francesco sicuramente ci parlerà.

Rimangono poche settimane prima della partenza verso Lisbona, come ci si può preparare bene a questo viaggio e questo incontro?

La preparazione può avvenire avendo delle predisposizioni interiori che secondo me sono molto belle, molto importanti. La prima è il senso del cammino: è un camminare, un viaggio, un pellegrinaggio che ogni tre anni si sposta da una parte all’altra del mondo. Questo è un po’ il senso della vita e questo deve essere proprio una predisposizione interiore ma i giovani ce l’hanno già abbastanza innata.

La seconda è l’abbandono della nostra comfort zone. È vero che la Gmg offrirà mille strumenti e soprattutto digitali e tecnologici, avremo con noi anche la radio fra le note, avremo con noi tante possibilità di condividere attraverso i social l’esperienza che stiamo facendo. Però sarà un incontro di persona e soprattutto sarà un muoversi, un abbandonare il nostro piccolo mondo per andare incontro anche a delle difficoltà logistiche: le code per il pranzo, dove andremo a dormire che ancora non si sa, e saremo tutti insieme e ci lasceremo accompagnare e farci aiutare a riflettere sullo stile di vita, sull’essenzialità della vita. Quindi, seconda cosa, una riflessione sugli stili di vita a cui noi siamo abituati.

Il terzo modo per prepararsi è recuperare quanto vissuto al Santuario della Guardia scoprendo certi santi portoghesi, certe figure che ci precedono in questo cammino, che hanno camminato prima di noi, queste ci guideranno in questi luoghi. E poi la predisposizione per prepararsi all’ascolto della parola di Dio. Abbiamo questa immagine di Maria, che in fretta si muove verso la montagna, cioè verso le cose da scalare della vita. Maria si muove e lo fa in fretta, abbiamo riflettuto su quali sono le cose da fare in fretta o le cose invece da fare con calma come stile di vita, però in quella settimana ci sarà un’ulteriore riflessione su questo, e questo sarà molto bello. Occorre prepararsi spiritualmente con questa voglia di ascoltare, di ascolto profondo della parola di Dio e poi della parola della Chiesa.

Sono tre atteggiamenti, non ho dato una ricetta. Magari ogni parrocchia si sarà preparata a modo suo, avrà fatto delle celebrazioni, degli incontri, ma è il dono della Gmg, che poi a un certo momento prende tutti e ci indirizza veramente verso quello che è il vero scopo della GMG che è quello di riaccendere una fede, una fede capace di amare e di accogliere e di portare speranza in questo mondo.