La nascita imperfetta delle cose: la grande corsa del bosone di Higgs

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30 Ottobre Domenica ore 21.00

Lectio Magistralis di Guido Tonelli

al Festival della Scienza.

Come commissione città-cultura-sport-musica della missione ai giovani gioiapiena non potevamo perdere l’appuntamento con il Festival della Scienza. La prima relazione a cui abbiamo partecipato è stata quella sul bosone di Higgs definito anche particella di Dio proprio perchè in sua assenza non possederemmo la nostra massa e all’improvviso il mondo perderebbe tutte le sue caratteristiche. Interessantissima la teoria della formazione dell’universo a partire dal vuoto (inteso come somma di tutte le cose come lo 0 può essere la somma di 1 miliardo e di -1miliardo) secondo cui da una delle infinite fluttuazioni di particelle che lo caratterizzano (tipiche anche della materia) si sarebbe verificata casualmente un’espansione iperaccelerata, detta inflazione, che avrebbe dato origine alla materia in una di queste particelle e in un battito di ciglia a tutto l’universo. Il bosone di Higgs sembrerebbe l’artefice o quanto meno l’acceleratore di questo processo. Altrettanto interessante la constatazione che questo fenomeno di espansione porterà in un modo o nell’altro alla fine dell’universo, da cui l’autore trae spunto per sostenere che la fragilità dell’uomo considerata insieme alla fragilità del nostro pianeta e ora anche dell’universo ci dovrebbe far pensare a non risolvere più le questioni e i conflitti con la violenza, ma in modi diversi. Richiamo più o meno evidente, aggiungiamo noi, alla fratellanza in un universo che, nato forse dal vuoto – un vuoto “pieno”, che richiede ragione del proprio esistere – e destinato ad un termine, sembra lasciare lo spazio alla vita di un Padre.

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