Scautismo: 100 capi liguri hanno partecipato ai campi di formazione!

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Nonostante le limitazioni rese necessarie dalla pandemia da COVID-19, l’AGESCI Liguria è riuscita, nel corso di quest’anno 2021, a realizzare ben 8 campi di formazione, 5 per tirocinanti (CFT) e 3 metodologici (CFM) che hanno coinvolto circa 100 allievi capi scout e 60 capi unità. Per ovvie ragioni non è stato possibile effettuarli nella loro “classica” modalità che solitamente prevede dai 3 ai 7 giorni di vita comune, in una struttura ospitante che solitamente è una delle basi scout liguri come “Il Rostiolo” a Vara Inferiore o a Cairo Montenotte, oppure in qualche parrocchia o convento. Lo scoutismo insegna ad adattarsi alle varie situazioni “sorridendo e cantando nelle difficoltà” e certamente quest’anno si è messo in pratica in modo evidente questo spirito: già per la preparazione si sono utilizzati gli strumenti di videoconferenza e sono stati adattati i programmi dei campi per poterli svolgere nel medesimo modo. Quando è stato possibile effettuare qualche incontro in presenza si è potuto anche organizzare un momento all’aria aperta, rispettando prudentemente tutte le indicazioni sanitarie messe in atto per evitare la diffusione del virus, ma riuscendo anche a progredire nel delicatissimo scopo di formare i giovani capi scout al loro compito di educatori, di testimoni di vita e del Vangelo.

Tra venerdì 4 e domenica 6 giugno, per esempio, si è svolta l’ultima parte del CFM E/G che era partito un mese prima con un singolo incontro in presenza presso il Santuario delle Grazie di Genova Voltri, e che era proseguito lungo tutto il mese di maggio con incontri settimanali online tra la staff che organizza il campo e gli allievi. Un tentativo pionieristico, un’avventura in cui si sono messi in gioco tutti, sperimentando cose nuove come il poter vivere alcune delle proposte educative che normalmente vengono presentate al campo solo come “chiacchierate” su un tema specifico, direttamente nelle proprie unità, interagendo anche con gli altri capi del proprio gruppo. Sono emersi in modo rilevante, dalla condivisione con gli allievi, tutti gli aspetti emotivi causati dalla pandemia, ma al tempo stesso anche il grande desiderio di affrontare e superare il momento, di sperare in un futuro migliore, ed è forse questo “fine secondo” che si è conseguito maggiormente.

Il COVID ha certamente rallentato la vita di tutti, anche quella dell’Associazione ai vari livelli, impedendo spesso di svolgere anche quelle attività ritenute basilari per la proposta scout, ma non ha fermato nessuno dal poter crescere e dal vivere questo momento come una nuova sfida.

Aspettando di non dover indossare più le mascherine, di ridurre e magari azzerare le infinite riunioni on-line, per questa estate sono previsti altri 4 eventi di formazione per altri 80 capi scout ancora in modalità “mista”, e proseguiamo l’opera di vaccinazione dalla paura e dall’ansia di non poter più vivere una vita bella e felice. Sorridiamo e cantiamo! Le difficoltà le superiamo sempre…

Don Matteo Conte