La Quaresima ci richiama al digiuno

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Alcune domeniche fa mi è capitato di percorrere a piedi, alle 10.30 di mattina, via XX Settembre: una cosa piuttosto inusuale per un prete che in genere la domenica mattina è impegnato in parrocchia per la celebrazione dei sacramenti con la propria comunità.
Questa situazione insolita mi ha permesso di vedere una realtà che non mi aspettavo: molti negozi, specialmente quelli di abbigliamento, erano aperti, zeppi di giovani e di famiglie che valutavano ed acquistavano magliette e vestitini economici; anche il Mc Donald’s era stipato di persone; forse era un periodo di saldi, ma so per certo che ogni domenica gli outlet ed i centri commerciali sono presi d’assalto da tante persone.
Mentre camminavo, stupito, pensavo quanto mi sarebbe piaciuto che tutte quelle persone fossero in chiesa, a lasciarsi nutrire dall’amore di Dio.
La Quaresima ci richiama al digiuno, alla sobrietà, all’essenzialità, alla condivisione dei beni, a prendere le distanze dal consumismo.
Il giorno di venerdì, ogni venerdì dell’anno, è per i cristiani un giorno penitenziale, un modo di onorare la morte di Gesù, di ricordarci del suo dono d’amore.
Il digiuno e la sobrietà possono essere anche occasione di risparmio che a sua volta potrebbe diventare una offerta preziosa a sostegno di chi è bisognoso, di chi non ha casa, di chi non ha lavoro.
Nelle nostre parrocchie e nei centri di ascolto, nelle mense e nei dormitori vengono accolte quotidianamente le richieste di persone italiane e straniere che cercano lavoro e magari vivono per strada.
Anche la presenza di fratelli e sorelle profughi nelle nostre città continua ad aumentare; il Signore chiede di accoglierli e contemporaneamente di impegnarci per migliorare le condizioni di vita nei paesi di provenienza in modo che sempre meno siano le persone costrette a fuggire dalla guerra o dalla povertà.
I frutti del digiuno saranno forse poca cosa, un obolo della vedova, ma saranno i cinque pani e i due pesci che Gesù potrà moltiplicare.
La scelta su cosa fare non manca.
La Diocesi, attraverso la Caritas e l’Ufficio missionario, propone ogni anno micro progetti di solidarietà in Italia e all’estero. Molte parrocchie sostengono economicamente e con la preghiera iniziative in Africa o in altri paesi poveri.
Il Cardinale Arcivescovo ha chiesto a tutta la diocesi, per quest’anno, una attenzione alla Liturgia; la Quaresima è un tempo liturgico speciale, ricco di grazia. Lo Spirito Santo ci aiuti a vivere questi quaranta giorni con generosità e doni coraggio ai giovani impegnati nella missione diocesana Gioia Piena a coinvolgere i propri amici.

Mons. Nicolò Anselmi
Vescovo Ausiliare